Reseda Luteola L.
![]() |
Reseda Luteola L. |
![]() |
Reseda Luteola L., foglio di erbario conservato presso il Museo Erbario di Sapienza Università di Roma |
Colori ottenuti |
I colori che si ricavano dalla Reseda Luteola L. sono: - giallo - arancione - verde oliva |
![]() ![]() ![]()
![]() ![]() |
Distribuzione geografica |
La Reseda Luteola L. è originaria dell’Euroasia ed è molto diffusa nelle regioni bagnate dal Mar Mediterraneo. E’ presente in quasi tutte le regioni d’Italia, eccetto che in Friuli Venezia Giulia, ma in particolar modo al centro-sud. Al fine di ridurre l’elevato carico inquinante che caratterizza i moderni processi di tintura tessile, la Resede Luteola L. potrebbe rappresentare una consistente fonte di pigmenti gialli per la produzione tessile naturale, oltre che a ridurre fortemente i rischi per l’ambiente. |
Chimica | |
Chiamata anche “erba dei tintori”, veniva coltivata per ricavare un colore giallo brillante che si estrae da tutte le parti aeree della pianta; esso è dovuto alla presenza di flavonoidi, un importante insieme di pigmenti vegetali, in particolare la luteolina e l’apigenina. Al fine di ridurre l’elevato carico inquinante che caratterizza i moderni processi di tintura tessile, la Resede Luteola L. potrebbe rappresentare una consistente fonte di pigmenti gialli per la produzione tessile naturale, oltre a ridurre fortemente i rischi per l’ambiente. | |
![]() | ![]() |
Molecola di Luteolina | Molecola di Apigenina |
Preparazione |
Si pesa la parte della pianta da estrarre e la si pone in un becher contenente H2O distillata. Si porta a pH opportuno aggiungendo NaOH e successivamente si aggiunge allume di potassio disciolto in H2O distillata, mescolando continuamente. Si nota la formazione di un precipitato finissimo che resta in sospensione: si tratta della lacca che inizia a flocculare. Si lascia decantare la lacca per una notte, si elimina il liquido sopranatante, senza smuovere il precipitato sottostante. Si effettuano una serie di lavaggi con acqua, lasciando sedimentare e eliminando il liquido finché quest’ultimo non risulta limpido e incolore. Si filtra per tela il precipitato e si essicca in stufa a 50°C o a temperatura ambiente. La lacca così ottenuta viene macinata in un mortaio e conservata in un recipiente di vetro. |
Storia e utilizzi |
Sin dall’antichità tale pigmento veniva utilizzato per la tintura della lana e della seta. La coltivazione della Reseda per la produzione del colorante caratterizzò fortemente le pratiche agricole e il commercio rinascimentale in Italia e Francia durante il XV e il XVI secolo. In tutto l’area mediterranea, la Reseda era coltivata come principale fonte del colore giallo. Attualmente viene importata dai Paesi dell’Est, come Iran, India e Thailandia. Grazie alla sua stabilità alla luce solare è stata a lungo utilizzata per la tintura di lana, seta, cotone, lino e altre fibre vegetali utilizzate per creare cesti e cordame.
|